Credito d’imposta: è il momento di investire sulle farmacie

In questo periodo si sta verificando una congiuntura unica e irripetibile per investire nelle nostre farmacie a costo zero, anzi guadagnandoci, grazie a due opportunità cumulabili in investimenti che escludono soltanto le opere murarie:

 

  1. Nuovo credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali nuovi, con una percentuale variabile che parte dal 10%;
  2. Credito d’imposta per le imprese del Sud, nella misura del 45%.

Vediamole nel dettaglio.

1. Cos’è il nuovo credito d’imposta sugli investimenti strumentali nuovi

Il nuovo credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dall’ultima Legge di Bilancio è di particolare interesse soprattutto per le imprese con ricavi inferiori ai 5 milioni (tra le quali rientrano più o meno tutte le farmacie).

Beneficiano di questo credito d’imposta gli acquisti in beni strumentali nuovi destinati a strutture ubicate nel territorio dello Stato con le sole eccezioni dei veicoli aziendali, degli immobili e dei beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%.

La misura dell’agevolazione varia secondo la tipologia del bene:

  • a) beni diversi da “Industria 4.0” (tra i quali rientrano ad esempio i computer, gli impianti vari, ad esempio di condizionamento, gli arredi, etc.
  • b) beni “Industria 4.0”, che per le farmacie includono i robot per il magazzino meccanizzato, il distributore automatico “intelligente” le casse automatiche o il cosiddetto sistema di etichettatura intelligente.

Nel primo caso (beni diversi) spetterà la misura del 10% come credito riconosciuto per gli investimenti effettuati a decorrere dal 16/11/2020 e fino al 31/12/2021, ovvero fino al 30/06/2022 a condizione che entro il 31/12/2021 risulti accettato il relativo ordine e corrisposto un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione La misura del credito

La misura è elevata dal 10% al 15% per gli investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici per forme di lavoro oggi tanto in voga e necessarie (smart working).

Nel secondo caso (beni rientranti in industria 4.0) e per le tipologie di investimenti da effettuarsi in farmacia è sufficiente rilevare che per investimenti fino a 2,5 milioni di euro il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50%.

 

Ancora più conveniente: credito d’imposta del 45% per le imprese del Sud Italia

Al credito d’imposta sugli investimenti strumentali nuovi si affianca il credito d’imposta per il Sud: un’altra agevolazione fiscale che ha lo scopo di supportare e incentivare le imprese che acquistano nuovi beni strumentali da destinare a strutture produttive ubicate esclusivamente nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Questa misura è riservata ad aziende, come le farmacie, residenti nel Sud Italia, per le quali è previsto un credito d’imposta nella misura del 45% del costo relativo all’investimento effettuato per beni anche acquistati in leasing o mediante locazione finanziaria (percentuale riservata alle piccole imprese con meno di 50 dipendenti, quali le farmacie).

 

Credito d’imposta e credito d’imposta per le imprese del Sud Italia: INVESTIMENTO A COSTO ZERO

Le due misure fin qui viste sono cumulabili (secondo quanto confermato dall’istanza di interpello presso l’Agenzia delle Entrate n.360 del 16 settembre 2020). Questo significa potere ottenere un consistente sconto o azzeramento del modello F24 relativo a tasse, imposte e contributi altrimenti pagati dall’azienda. ll cumulo, però, è permesso a condizione che non avvenga il superamento del costo sostenuto per l’investimento. Un ulteriore vantaggio: Nel calcolo si deve anche tenere conto della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

 

DOPPIO, ANZI TRIPLO VANTAGGIO PER GLI INVESTIMENTI

Dal tenore delle due misure agevolative si può comprendere come questo sia un momento unico per investire. Non solo: se guardiamo, infatti, al complessivo ed effettivo “guadagno” finale per l’impresa – all’ammontare dei crediti d’imposta nelle misure sopra indicate dobbiamo sommare la deduzione delle quote annuali di ammortamento fiscale dei beni stessi.

Un triplo beneficio (due crediti d’imposta+ ammortamento fiscale) che permetterà alle farmacie, in definitiva, di “guadagnare” più della spesa effettivamente sostenuta.

Al fine di una più approfondita consulenza che soddisfi in pieno le aspettative del Cliente farmacista, è disponibile una società specializzata nel settore delle farmacie che rimane a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o redazione di business plan inerente il sostenimento dell’investimento da effettuare.

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